Un ricco calendario per il tour delle presentazioni de “Il giallo sole di Vendicari”, il secondo romanzo di Antonello Carbone (edito da Manni e distribuito da Messaggerie) con protagonista il giornalista con il vizio delle indagini Giacomo Cassisi, che ritorna in libreria dopo il riscontro di vendite e di critica di “A Taormina, d’inverno”.
Arricchito dalla consegna del Premio Letterario “Tito Mascali“, il 25 novembre, a Zafferana Etnea e dalla presenza in qualità di ospite alla XVI edizione del Caffé Letterario Moak di Modica (Ragusa).
Già per la prima data nella “sua” Catania, gremita la sala de “La Feltrinelli” di via Etnea, in un incontro moderato dai giornalisti Daniela Tornatore e Fabio Albanese con il reading degli attori Manuela Ventura e Mario Opinato (di seguito proponiamo due estratti video):
A seguire le tappe con analogo successo di pubblico di Taormina e Siracusa (qui circumnavigando Ortigia su un battello) fino all’atteso appuntamento in Trentino, a Cles, nella Val di Non, nell’elegante scenario di un atelier al cospetto di un pubblico numeroso, attento, curioso. Poi settembre a Milazzo al “Giardino Letterario”, quindi bis a Catania alla Mondadori BookStore di Piazza Roma (con la partecipazione di una delegazione di Emergency) e, ad ottobre, alla libreria Ubik di Acireale.
Cles (Trento)
Cles (Trento)
Il libro presente anche negli stand Manni del Pisa Book Festival e della rassegna Più Libri Più Liberi di Roma.
Presentato in anteprima assoluta al Salone Internazionale del Libro di Torino 2013, il primo romanzo del giornalista Rai Antonello Carbone, “A Taormina, d’inverno” (Manni Edizioni, distribuzione PdE) è diventato un noir di successo.
Antonello Carbone
Lastoria è uno spaccato di vicende siciliane, l’ambientazione è tra Taormina, Castelmola e Catania. Al centro della trama, la misteriosa morte all’alba di un freddo giorno di gennaio della figlia di una potente famiglia di imprenditori originari di Caltagirone.
Protagonista è il giornalista Giacomo Cassisi, firma di un quotidiano, che sceglie di indagare affidandosi al proprio intuito, cogliendo tracce che possono essere i versi di una canzone o il particolare di un quadro, il titolo di un romanzo o una ricetta culinaria. A fare da sfondo alle sue ricerche è un volto femminile che egli ritrae, senza sapere esattamente chi rappresenti, ma con la sensazione di conoscerlo bene.
Recensione Repubblica+ a firma di Silvana Mazzocchi
In questo tenue noir, con Cassisi, c’è in effetti un ricco universo femminile: l’amica del cuore Elena, la fidata stiratrice Angela, la seducente Irina, la sofisticata baronessa Rosalia, la collega Simona e, in chat, la indecifrabile Eylis.
Cassisi, indole bohemienne, ha le caratteristiche per diventare un personaggio popolare. E’ un uomo costantemente alla ricerca della verità, che si muove tra le difficoltà di una Sicilia ancora una volta terra di misteri. Ma non è il classico investigatore di mestiere, né un commissario di Polizia né un maresciallo dei Carabinieri. Così come la Sicilia descritta da Carbone è un’isola diversa da quella conosciuta nostalgicamente arcaica, piuttosto moderna.
Dalla prefazione di Roselina Salemi:“Sicilia e mistero sono sinonimi. Ogni pietra ha una storia, ogni silenzio nasconde una verità. (…) Nello scenario di una Sicilia bellissima, goethiana, che sembra finta, ma è reale, se non altro perché tutti conoscono Taormina, la morte misteriosa di Efre Vazzini, apre le porte segrete di una piccola città, rivela gelosie, tradimenti, colpe. (…)La commedia umana si è vestita di giallo perché in Sicilia non potrebbe essere altrimenti. Non siamo nella terra nostalgicamente arcaica che pure piace tanto: ci sono blackberry e amici su Facebook, ci sono computer, sms, messaggi in codice. (…) In “A Taormina, in inverno” siamo più dalle parti di Leonardo Sciascia, del suo ultimo, rarefatto, romanzo: ”Una storia semplice”. Ci accontentiamo di spiegazioni verosimili, dice Sciascia, restiamo in superficie, perché pensiamo sia la nostra salvezza. Lui era un pessimista, credeva che l’impulso più forte fosse quello di “aggiustare” la verità, non di raccontarla. Invece qui abbiamo protagonista Giacomo Cassisi, un giornalista che ha bisogno più di verità e meno di salvezza. Non per scriverla sul giornale, ma per se stesso. Come in Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino, ci sono verità reali e verità apparenti, e bisogna passare dall’una all’altra, accettare una quota di ambiguità, di reticenza, di menzogna”.
Terrazza Archivio Storico Taormina “TAOBUK 2013” con il reading degli attori Manuela Ventura e Mario Opinato e la giornalista scrittrice Roselina Salemi a moderare l’incontro
Un lungo tour per un ciclo di presentazioni durato un anno e mezzo e concluso a Taormina, location dov’è ambientato il romanzo, l’1 ottobre 2014.
BOOK&TRAILER
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